La storia del design e dell’architettura vissuta attraverso quattro donne uniche.
La femminilità nella progettazione ha rappresentato da sempre un elemento prezioso che ha portato contaminazioni nel mondo del design e dell’architettura.
Charlotte Perriard negli anni ‘20 del secolo scorso rappresenta la prima donna nel mondo del design moderno.
Riesce in un’impresa unica all’epoca: collaborare con l’atelier più famoso, ossia quello del noto architetto e designer Le Curbusier. L’inizio non è dei più semplici ma Charlotte ha il coraggio di resistere fino a convincere tutti.
Grazie ad una mentalità libera e un disegno pulito realizza soluzioni a volte limpide e a volte influenzate dalle sue esperienze giapponesi.
Arredi come LC7, Les Arcs, 522 Tokyo sono ancora attuali e di una bellezza disarmante.
Lina Bo Bardi nel 1940 inizia a collaborare con architetti milanesi importanti come Ponti e Pagani.
Dà poi vita ad una rivista (A-cultura della vita) per comunicare ad un pubblico sempre più ampio il concetto di abitare razionale.
Una figura ecclettica che la vede protagonista in diversi campi: dall’architettura, al design, dall’editoria all’educazione.
Secondo lei l’architetto non deve costruire bene, ma sapere e capire come vive la maggior parte della gente. Grazie a questo suo pensiero riesce a fornire soluzioni per progettare e abitare.
Sua è la Bowl Chair prodotta da Arper e la poltrona Zig Zag.
Cini Boeri, negli anni ’60, rappresenta l’emancipazione femminile nelle vesti di architetto. Si forma presso Giò Ponti per poi aprire un proprio studio orientato sul living e sull’arredo. Ha il coraggio di testare ed utilizzare materiali nuovi come la plastica o la gomma.
Dalla sua versalità e produttività nascono prodotti polivalenti.
Firma pezzi unici come Lunario (Knoll), la poltrona Ghost (Fiam) fino a vincere il famoso Compasso d’Oro con il divano Strips di Arflex.
Arriviamo quindi alla “Signora dell’Architettura”, Gae Aulenti.
Caratterizza la storia dell’architettura moderna con uno stile che oltrepassa i confini nazionali.
Quello che la lancia nel panorama internazionale è la collaborazione con Olivetti per cui progetta gli showroom.
E’ attiva nel campo dell’architettura, design, progettazione di spazi ma tutti i suoi progetti hanno un comune denominatore: comunicare attraverso la forma.
Questo si concretizza in oggetti di design unici come il Tavolo con Ruote per Fontana Arte, la lampada Parola che progetta con Castiglioni e i vasi per Venini.
Nella giornata dell’8 Marzo, Festa della Donna, Oltremateria vuole rendere omaggio a quattro donne che hanno scritto la storia dell’architettura e del design italiano e mondiale.
Oltremateria desidera così celebrare questa importante ricorrenza e porgere a tutte le donne i migliori auguri per la loro festa!